Con “New Orto Chain” la sfida è quella di creare dei nuovi modelli di commercializzazione che attribuiscono alla modalità di vendita in “filiera corta” una nuova definizione. Non si tratta, infatti, solo di vendere prodotti eliminando gli intermediari, ma puntare sulla “sostenibilità del benessere”. Con questo obiettivo più ampio cambiano anche gli scenari di riferimento, ci si può affermare su base territoriale, verso i consumatori e verso la GDO che rimane l’interlocutore maggiore che governa e indirizza la distribuzione dei prodotti agricoli. Tale modello può essere pertanto utilizzato sia dalle aziende di piccole dimensioni sia dalle organizzazioni di produttori (OP).

I target di riferimento e i benefici attesi sono sicuramente diversi, ma l’innovatività sta anche in questo, “applicare per ciascuna realtà produttiva con caratteristiche e dimensioni diverse un UNICO MODELLO” che ha come minimo comune denominatore il recupero di nuovi valori: le finalità di vendita per un compratore attento, un consumo responsabile, un’alimentazione sana, ritrovare il legame con il territorio, favorire espressioni di cooperazione ed aggregazione.

In tale ottica e con questa nuova interpretazione le chiavi del successo innovative puntano su un nuovo concetto di corporate identidty per le imprese intesa ad assumere un orientamento responsabile verso i temi della sostenibilità e sulla cooperazione e aggregazione attraverso la creazione di reti di impresa con i propri fornitori, clienti, stakeholder per condividere competenze, esigenze e risposte generando fattori di successo e di sviluppo del business.